Sonntag, März 30, 2008
Noto in Sizilien, Sicilia, Siciliy
Samstag, März 29, 2008
Pasta mit Salsiccia, Artischocken und Pinienkernen, Rezepte aus Sizilien
Zutaten für 4 Personen
Incidenti: Ubriaco Provoca Scontro, 5 Feriti a Palermo Sicilia
Oggi 29 marzo 2008, 8 ore fa
Palermo, 29 mar. - Un automobilista in stato di ubriachezza ha causato un grave incidente stradale poco prima delle 3.30 di questa notte nel centro di Palermo.
Freitag, März 28, 2008
Monte Pellegrino Palermo Sizilien, Sicily, Sicilia
Auf dem Weg zum höchsten Spitz vom Monte Pellegrino, mit dem Auto, dem Bus oder auch zu Fuß – es besteht ein Wanderweg-, kommt man am Santuario di Santa Rosalia, der Schutzpatronin von Palermo vorbei, einem beliebten Wallfahrtsort, mit dementsprechenden Rummel und Souvenierskitch. Hinter der Kapelle liegt die 25 m tiefe Höhle, in der die Gebeine Rosalias entdeckt wurden. Die heute verehrte dort liegende Heiligenfigur stammt aus dem 18.Jh. Für viele Pilger gilt das an den Wänden herabfließende Wasser als wundertätig. Die Pienienwäler der Umgebung sind ein beliebtes Ziel für sonntägliche Picknicks, zu denen Großfamilien in Massen anreisen, unter der Woche geht es hier aber bedeutend ruhiger zu.
Santa Rosalia, eine Nichte Wilhelm II. hatte um 1160 allen weltlichen Versuchungen den Rücken gekehrt und in frommer Einsamkeit auf dem Monte Pellegrino gelebt. In der abgelegenen Höhle verstorben und auch bald vergessen, gewann Sie erst an Bedeutung als am 15.Juli 1624 ihre sterbliche Überreste entdeckt wurden und durch die Straßen von Palermo getragen, die zu der Zeit herrschende fürchterliche Pestepidemie schlagartig verschwand. Schon bald und bis heute wird am 15.Juli das Fistinu di Santa Rosalia der Stadtheiligen gefeiert.
Es ist auf jeden Fall auch die wunderschöne Aussicht, die viele Autofahrer lockt, einen kleinen Ausflug auf den Monte Pellegrino zu machen. Wir haben in verschiedenen Monaten, wenn das Wetter eine klare Sicht erlaubte den einzigartigen Blick genossen, den man schon beim herauffahren auf den Berg hat. Oben angekommen muss man noch ein paar Meter zu Fuß weiter um dann die ganze Stadt Palermo zu seinen Füßen ausgebreitet zu sehen, Manchmal sind die Farben und das Licht einfach unnatürlich. Gefallen hat es jedenfalls allen die hier oben waren. . .
Sizilien entdecken
Palermo, 28 mar. - Il maltempo manda ancora in tilt i collegamenti con le isole minori della Sicilia. Isolate Ustica e Lampedusa - dove non sono percorribili le rotte, rispettivamente, con Palermo e Porto Empedocle - e parzialmente le Egadi: le navi per Pantelleria, infatti, sono ferme, mentre sono attivi gli aliscafi. -vacanze in Sicilia
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Palermo
Palermo - Dopo il successo delle scorse edizioni (15 dicembre, 27 gennaio, 24 febbraio), torna a Palermo domenica 30 marzo, dalle 10:00 alle 19:00, l’»Isola dei Sapori», il mercatino degli agricoltori siciliani organizzato dall’associazione Turismo Verde e dalla Cia siciliana, con il patrocinio del Comune di Palermo e il contributo dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
Il mercatino degli agricoltori che Turismo Verde ha intitolato «Isola dei Sapori» è diventato ormai un appuntamento atteso da migliaia di cittadini palermitani che approfittano dell’occasione per acquistare i prodotti tipici della tradizione agricola e agroalimentare della Sicilia direttamente dai produttori, senza spendere un occhio della testa come spesso accade nei punti vendita specializzati. «Sicurezza, qualità, territorialità, tipicità, stagionalità sono gli elementi distintivi della produzione messa in vendita dalle aziende agricole che partecipano all’Isola dei Sapori», spiega Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia. E continua: «Sono questi gli elementi distintivi che caratterizzano e determinano la grande vocazione agricola della Sicilia che deve essere maggiormente valorizzata in sinergia con il turismo e l’artigianato, le tre più importanti leve dello sviluppo sostenibile per l’Isola».
I sapori, gli odori, i colori e le tradizioni che i prodotti presentati da oltre quaranta aziende provenienti da tutta la Sicilia saranno in assaggio e vendita nelle bancarelle allestite lungo via Libertà tra Piazza Croci e via Archimede: dall’olio del Parco (Altofonte), al vino delle Madonie e della provincia di Siracusa; dai formaggi del Belice, del Nisseno, dei Nebrodi e dalle Madonie, al pane nero di Castelvetrano; dalla passata di pomodoro siccagno di Valledolmo ai dolci e torroni. E poi ancora miele, confetture, lumache, cipolle, mandorle, pistacchi, conserve, agrumi e tantissime altre specialità agroalimentari siciliane, molte delle quali vere e proprie rarità e ricordi del passato.
Ci sarà anche l’associazione di consumatori Assoutenti che promuoverà la vendita diretta tramite gruppi di acquisto. Per gli aderenti all’associazione la proposta offerta domenica prossima, ma che potrà essere ripetuta successivamente e interessare altre tipologie di prodotti è una cassetta piena di ortaggi misti (zucchini, melanzane, peperoni, pomodoro, pomodorino) per un peso totale di 7 chilogrammi al prezzo di 10 euro.
I cittadini di Palermo, e non solo loro, hanno gradito questa manifestazione: oltre 5.000 sono stati i visitatori della mostra mercato che si è svolta lo scorso 24 febbraio.
Gli appuntamenti successivi saranno il 27 aprile e il 25 maggio. La conclusione del primo semestre di attività prevede per il 27, 28 e 29 giugno l’organizzazione a Taormina della 6a Festa regionale dell’Agricoltura. In quell’occasione sarà organizzata la vendita diretta a Giardini Naxos.
vacanze in Sicilia
Donnerstag, März 27, 2008
Andrea Camilleri - Die Pension Eva
Eine stille Geschichte über eine Sizilianische Pubertät
Dolce Vita Travel Blog Photos lifestyle und meehr
Oggi 27 marzo 2008, 4 minuti fa
Donnerstag, März 27, 2008 Links zu diesem Post
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Mittwoch, März 26, 2008
Modica e la Sicilia attraverso gli occhi di un attore
In un pomeriggio di marzo, innanzi ad un tazza di cioccolata calda modicana, ho incontrato Andrea Tidona. Lo stimato attore modicano è giunto nella sua città natale per assistere alla processione della Madonna Vasa Vasa e per trascorrere nella sua Modica qualche giorno di vacanza.Andato a Milano agli inizi degli anni Settanta Andrea Tidona ha iniziato la sua carriera artistica che lo vede oggi attore di teatro, di cinema, di televisione, oltre alla partecipazione a musical e monologhi.Attento nella recitazione, sensibile nella ricerca interiore dei personaggi che presenta al pubblico, coinvolgente nella interpretazione, Andrea Tidona sente la forza della semplicità che lo caratterizza.Di recente su Rai Uno col film “Il coraggio di Angela” ha accettato di rispondere a qualche domanda per Modica Info.
D: Andrea, quando e come ha sentito il demone del teatro?
R: Avevo 8 anni credo quando recitavo innanzi allo specchio della camera da letto dei miei genitori. Mio padre da piccolo mi portava al cinema a vedere i film che vedeva lui: western, mitologici ed altri di cui non capivo nulla. Io mi impaurivo innanzi a sparatorie, combattimenti, sfide, duelli, spade, sangue. Mio padre mi diceva di non aver paura perché “sono attori, non sono veri” ed io guardavo le scene con la certezza che prima o poi avrei dovuto scoprire il trucco, avrei dovuto accorgermi che non si trattava di un re vero o di un vero cow-boy, bensì di uno che faceva finta. Invece questo non accadeva mai. Così ho provato a mettermi innanzi allo specchio di casa e a provare a fare quello che facevano gli attori del cinema. Crescendo c’è stata la possibilità con alcuni qui a Modica, con Giorgio Sparacino, di fare delle commedie. Così ho cominciato veramente a recitare, a stare sul palcoscenico, sempre a livello di divertimento. In tal modo la mia passione per il teatro aumentava sempre di più, ma non avrei mai pensato di fare l’attore di professione.Dopo il diploma andai a Milano, ma mi dispiaceva il fatto che non avrei mai più recitato perché lasciavo gli amici qui a Modica. Lì però l’università non mi piaceva, l’idea di chiudermi in un ufficio non mi andava. Così chiesi a me stesso cosa volevo fare davvero e mi risposi che mi sarebbe piaciuto fare l’attore.In quegli anni scegliere di fare l’attore era difficile e in più c’era il timore di parlarne a mio padre.Poi sono stato ammesso all’Accademia e allora ho iniziato la carriera teatrale.
D: Attore di teatro, cinema, televisione: quale sente più vicina?
R: Credo sia una questione di periodi storici. In questo periodo mi piacerebbe fare bene il cinema anche se la televisione è anch’essa cinema, entrambi sono cinema. Il problema è che il cinema presenta un’organizzazione diversa, tempi più comodi, possibilità maggiore di entrare in fondo al personaggio rispetto che sul piccolo schermo. Spesso sono i registi stessi della tv a dire di mantenersi sulla superficialità. Io sono stato fortunato perché ho interpretato in film come “Paolo Borsellino”, “Il coraggio di Angela”, “Il capo dei capi” dove c’è pregnanza, ci si riferisce a fatti storici e lì non si può bleffare. Guarda caso i registi di tali film hanno fatto anche cinema.Il primo amore però non si scorda mai: il teatro, perché la gioia di recitare davanti ad un pubblico è unica. È il pubblico che ti dà energia, mentre la macchina da presa no, anzi, prosciuga la tua energia. Purtroppo oggi il teatro è molto mal ridotto rispetto a quando ho cominciato io. >>>
Autore: Angela Allegria
Dienstag, März 25, 2008
Ciao und Willkommen bei Gino in Terrasini Rezepte aus Sizilien
Ciao und Willkommen bei Gino in Terrasini
Vergessen Sie die allbekannte italienische Standardküche mit Spaghetti Bolognese und frittura. Siziliens Küche ist anders, ist die Summe der kulinarischen Vorlieben aller fremden Herren und all ihrer Köche, die seit Jahrhunderten in Sizilien heimisch wurden.
Forte vento a Palermo Sicilia
Palermo, 24 mar. - Diverse decine di chiamate questa sera al centralino dei vigili del fuoco a Palermo. Violente folate di vento da oggi pomeriggio stanno provocando disagi e danni ovunque in citta'. Segnalati la caduta di cornicioni in alcune zone, soprattutto del centro storico, alberi e cartelloni divelti finiti su numerose strade e automobili. Alcune vetrate dei balconi si sono infrante e abbattute sui marciapiedi. Squadre dei vigili del fuoco sono in azione per affrontare le varie emergenze e liberare le strade. Il forte vento e il mare agitato ha peraltro impedito intorno alle 20 la partenza delle due navi Tirrenia e Snav dirette a Napoli: condizioni meteo permettendo, prenderanno la rotta per la Campania intorno alle 6 di domani mattina.
Montag, März 24, 2008
Impressions of Sicily - Sizilianische Impressionen
Pastafreuden
So flexibel sich die Nudel in der Küche gibt, so unverrückbar beten auch selbstbewusste Hobbyköche das scheinbar ewigkeitsfeste Pasta-Mantra nach: Hartweizengries! Natürlich, was man mühsam über die Jahre als strebsamer Gourmet-Lehrling gelernt hat, streift man ungern wieder ab. Nachdem ich meine Kindheit mit knallgelben, eiergeprägten Nudelprodukten der Firma Birkel verbracht hatte, wurden die originalen italienischen Spaghetti aus Hartweizengries zum Symbol des Erwachsenwerdens - in Restaurant und Küche. Alles, was an deutschen Herdmief gemahnte, musste weitreichend verbannt werden. Hinweg von mir, Eiernudel!
oder doch lieber Pasta alla Siciliana
Freitag, März 21, 2008
Holy week holiday Eastern
PASSION PLAY Sicilian town stages Dance of the Devils every Easter as morality tale, pay day for local kids
By Lori Rackl
It's Easter Sunday in the Sicilian town of Prizzi. Devils are dancing. Death is everywhere. "Death" actually is a big Italian guy in an even bigger yellow jumpsuit. He's wearing a macabre mask and toting a wooden crossbow.
His devil buddies are similarly decked out in red costumes with giant heads and Lucifer-like horns.
For centuries, these symbols of evil have spent Easter Sunday running up and down the medieval streets of Prizzi, randomly plucking people out of the crowd to dance with them and thereby "capture" their souls.
No chocolate bunnies or Easter eggs here. This is more like Halloween, and it's fascinating to watch.
Prizzi's Dance of the Devils is just one the many spectacles that engrosses Sicily during Holy Week and Easter Sunday. Seemingly every town on this uber-Catholic island has some kind of festival or procession in honor of Christ's final days on the planet. I had the chance to check out some of the best of these displays this time last year during my honeymoon in Sicily. Attending religious events isn't your typical honeymoon pastime, but my Sicilian-American husband and I couldn't resist working a couple of these Easter experiences into our itinerary.
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Donnerstag, März 20, 2008
Frohe Ostern aus Sizilien
wuenschen Ulla und Gino aus Terrasini in Sizilien
Dienstag, März 18, 2008
Katakomben in Palermo Sizilien, Sicily, Sicilia
Palermo, widersprüchliche, faszinierende Hauptstadt Siziliens, Metropole der krassen Gegensätze, vereinigt in sich alle Fragwürdigkeiten und Vielfalt Siziliens,Palermo verstehen heißt: Palermo sehen, hören, riechen, Palermo erleben
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Die makaberste "Sehenswürdigkeit" Siziliens ist nichts für Sensibile - von der höchst fragwürdigen Ethik, die im Zurschaustellung toter Menschen liegt, ganz abgesehen. Rund achttausend mumifizierte Leichname warten in den Katakomben unter dem Kapuzinerkloster "Convento dei Capuccini" auf die Ewigkeit. Bis ins Jahr 1881 wurden die mit verschiedenen Verfahren (Trocknen, Tränken in Kalk oder Arsenik) konservierten Körper hier bestattet. Voll bekleidet stehen und liegen sie, Frauen und Männer getrennt und nach Berufen geordnet, in Glassärgen oder Wandnischen. Ein schauerliches Bild, schief hängende Köpfe, verzerrte Gesichter oder deren Überrest, mumifizierte Kleinkinder. Das Zweijährige Mädchen Rosalia kam noch 1920, als diese Bestattungsform eigentlich schon längst verboten war, in das Schreckenskabinett. Mit einem nicht mehr bekannten Verfahren behandelt, scheint das tote Kind in seinem Sarg nur zu schlafen.
Auf ewig Siesta
Abstieg in die Katakomben von Palermo: Im Reich der Mumien überdauern das Lächeln und der lautlose Schrei. Und manch einer hört die Toten sogar flüstern
Venti, ventuno, ventidue ... Ich höre das Gemurmel, mit dem die beiden Kapuzinermönche, die den Eingang bewachen, ihre Tageseinnahmen zählen. Jeder, der an ihnen vorbei will, muss zweieinhalbtausend Lire spenden. Per i pòveri. Für die Armen.
Die Geräusche der Oberwelt werden leiser. Es ist Sonntag. Kurz nach Mittag. Ordentliche Reisegruppen sitzen längst beim Essen. Mein guida denkt an die Pasta con le sarde, die im Kreise seiner Lieben kalt wird. Ich denke nicht ans Essen. Der Fisch, den ich gestern Abend gegessen habe, fault in meinen Eingeweiden.
Ich erreiche die letzte Stufe. Ohne Touristen ist die Stille hier unten absolut. Mit einem stummen Nicken grüße ich den Mönch, der am Fuß der Treppe Wache hält. Noch knochiger als seine beiden oberen Brüder ist er, noch zerschlissener das Sackleinen, das seinen dürren Leib umhüllt. Ein vergilbtes Pappschild - mit starrer Hand hält er es sich selbst vor den Bauch -, verrät seinen Namen: Frate Silvestro da Gubbio. Und ein Datum: 16 Ottóbre 1599 - fu il primo ad essere inumato in questo loco.
Wild schaut er mich an, aus Augenhöhlen, in denen seit vierhundert Jahren nur noch Milben und kleine Käfer hausen. Sein krummer Mund, in dem es einzig den oberen Eckzähnen gelungen ist, der Zeit zu trotzen, lächelt.
Ich lächle zurück. Die Reise ins Reich der Mumien hat begonnen. Langsam gehe ich in den weiß gekalkten schmalen Gang hinein, der sich hinter dem Frate öffnet. Er war der Erste, der an diesem Ort bestattet wurde. Achttausend folgten: Mönche, Priester, reiche Bürger von Palermo. Rechts und links hängen sie, getrocknete Tote aus drei Jahrhunderten, Dörrleichen, dicht an dicht, in zwei Reihen übereinander, angezogen wie historische Puppen, im Nacken aufgehängt, die Hände gefaltet und zusammengebunden, das Kinn auf die Brust gesunken, Siesta für immer. Ich denke an das, was ich vor meiner Reise im Lexikon der Rechtsmedizin gelesen habe:
Der natürliche Vorgang der Mumifikation führt bei trockener und luftiger Lagerung unter schneller Austrocknung zur Verhinderung der Fäulnis. Bräunlich-schwarze leder- bis pergamentartige Haut liegt nach Schrumpfung der Weichteile fest dem Knochen an. Masseverminderung einer Erwachsenenleiche auf fünf bis sechs Kilogramm möglich. Quelle die Zeit) weiter>>>>>
Sizilien entdecken und erleben
Mafia: Grasso, Contro Il 'Pizzo' Un Passo In Avanti
Sonntag, März 16, 2008
Terrasini Sizilien, Festa degli Schietti
dal 16/03/2008 al 23/03/2008
Il giorno di pasqua a Terrasini ricorre un'antica tradizione, " La Festa di li Schietti", le prime testimonianze della Festa di li Schietti risalgono intorno al 1850-1860. Composta da un comitato di scapoli che si cementano nell'alzata di un melangolo (Arancio Amaro) di circa 50 Kg. dal 1977 questa tradizione si celebra anche a Detroit (U.S.A.), dove un folto numero di compaesani e riunito a far conoscere questo evento anche oltreoceano.
La Festa inizia il sabato mattina con il rituale taglio dell'albero, nell'occasione in aperta campagna si svolge una degustazione (la cosi detta "manciata") con prodotti tipici locali (formaggio, olive, vino, pesce"sarde" carne di montone "Crasto" arance ecc;. Nel pomeriggio l'albero, addobbato con nastrini colorati e "ciancianeddi", viene portato su un Carretto Siciliano e condotto in giro per le vie del paese accompagnato da gruppi Folkloristici e dalla banda musicale del paese.
La domenica mattina, subito dopo la S. Messa, l'albero viene benedetto dall'arciprete della Chiesa Madre, "Maria SS. delle Grazie" la festa continua per tutta la mattinata in giro per le vie del paese e gli schietti, portano l'albero sotto il balcone della "Zita" (fidanzata) le danno una dimostrazione della loro forza.
Nel Pomeriggio gli schietti si cimentano in una gara di resistenza in Piazza Duomo, alla fine verranno premiati i primi tre che anno totalizzato più secondi.
La festa si conclude con uno spettacolo, sempre in Piazza Duomo, e i giochi pirotecnici al lungomare
Programma:
IL 16 - 21-22-23 PASQUA A TERRASINI (PA)
divertimento - degustazioni - cultura - balli ecc.
Casa Vacanze a Terrasini
Samstag, März 15, 2008
Erice in Sizilien, Sicily, Sicilia
Nur 15 Kilometer von Trapani entfernt, und doch eine andere Welt: Das bildhübsche Städtchen auf der Kuppe des 751Meter ohen Monte Erice scheint aus Mitteleuropa in den tiefen Süden versetzt. Fast unheimliche Gefühle kommen auf, wenn Nebel über den grauen Mauern hängt und den Besucher fröstel läßt. Doch selbst unter widrigen Bedingungen bewahrt Erice noch seinen Charm. Das gesamte Ortsbild, die gepflasterten engen Gassen, die Torbögen und blumengeschmückten Innenhöfe haben sich seit dem Mittelalter kaum verändert
- ein sizilianisches Rothenburg o.d.Tauber-
Liebestempel und Marzipangebäck in mittelalterlicher Hülle.
Wie ein Adlernest mit spektakulärem Blick auf die Hafenstadt Trapani hockt Erice hoch über einem Schifffahrtsweg, auf dem sich schon Hellenen und Phönizier begegneten.
Die Elymer-Stadt Eryx war berühmt, denn sie besaß einen Tempel zu Ehren der Erd- und Fruchtbarkeitsgöttin, die von den Griechen Aphrodite, von den Karthagern Astarte und von den Römern Venus Erycina genannt wurde. Keine Spur ist geblieben, doch in der Normannenburg Castello di Venere (12./13. Jh.) sollen 1922 Reste des Tempels ausgegraben worden sein. Mit dem Kult für die Göttin war auch Tempelprostitution verbunden, die von ehrbaren jungen Frauen als Liebesdienst für das höhere Wesen geleistet wurde.
Zu den mit Erice in Verbindung stehenden Mythen gehören zwei Gründungslegenden. Zum einen soll König Eryx, ein Sohn der Aphrodite, die Stadt gegründet haben. Er wurde später von Herakles getötet. Zum anderen soll Aeneas hier seinen Vater Anchises beerdigt und seiner Mutter Aphrodite den Tempel gestiftet haben. Der geniale Baumeister Daidalos gilt als Erbauer des Tempels und der Stadtmauer, deren älteste Teile aus phönizischer Zeit stammen (um 1000 v. Chr.).
Vom höchsten Punkt Erices, dem Castello di Venere, und dem gegenüberliegenden Castello Pepoli (19. Jh.) genießt man einen fantastischen Rundblick. Der benachbarte Park Villa del Balio lädt zu einer Ruhepause ein.
Erice selbst, im Mittelalter Monte San Giuliano genannt, präsentiert sich als altes Städtchen, vergleichsweise kühl und still. Steile kieselsteingepflasterte Straßen führen an Häusern mit blumengeschmückten Innenhöfen vorbei. Am Ortseingang steht nahe der Porta Trapani der Dom La Matrice, 1314 im Chiaramonte-Stil mit frei stehendem Campanile errichtet. Im Museo Comunale Antonio Cordici (Mo–Fr 8–14 Uhr) an der Piazza Umberto I ist neben archäologischen Funden wie dem berühmten Aphrodite-Kopf eine Verkündigungsgruppe von Antonello Gaggini (1525) sehenswert. Souvenirlädchen heitern mit bunten Auslagen die oft düsteren Gassen auf. Erice ist berühmt für die ›Pasta delle Mandorle‹, Marzipangebäck, das in vielen köstlichen Varianten von den Konditoreien des Ortes angeboten wird und das man unbedingt probieren sollte.
Gelegentlich begegnet man Teilnehmern einer internationalen Tagung, die im Centro di cultura scientifica Ettore Majorana stattfindet. Der sizilianische Naturwissenschaftler Ettore Majorana (* 1906) hatte 1938 seine bahnbrechenden Ergebnisse über die atomare Kernspaltung vernichtet und war spurlos verschwunden. Wahrscheinlich nahm er sich bei der Überfahrt von Palermo nach Neapel das Leben.
Gelegentlich begegnet man Teilnehmern einer internationalen Tagung, die im Centro di cultura scientifica Ettore Majorana stattfindet. Der sizilianische Naturwissenschaftler Ettore Majorana hatte 1938 seine bahnbrechenden Ergebnisse über die atomare Kernspaltung vernichtet und war spurlos verschwunden.
Die einzigartige Stille vertreibt in den Monaten Juli und August die Settimana di Musica Medievale e Rinascimentale, die Internationale Mittelalter- und Renaissance-Musikwoche, aus den Mauern. In fast allen Kirchen erklingen dann Lieder aus alter Zeit. Im Dezember wiederum versammeln sich beim Rassegna Internazionale degli Strumenti Popolari Volksmusikanten aus ganz Italien mit Hirtenflöten und Schalmeien, Mandolinen und Pfeifen.
Ferien in Sizilien, Sizilien erleben und entdecken
Enna in Sizilien, Sicily, Sicilia
Siziliens höchste Provinzhauptstadt. Enna ist auf 931 Metern Höhe die höchst gelegene Provinzhauptstadt Italiens und darüberhinaus auch geografisches Zentrum Siziliens.
Die Lage im Mittelpunkt der Insel brachte Enna das Attribut "Nabel Siziliens" ein und natürlich die Besitzgier diverser Eroberer. Wer die Stadt besaß überwachte ohne Schwierigkeiten das Inselinnere. Die fantastische Fernsicht begeistert, auch ohne militärische Ambitionen, noch heute. Tief unten erstrecken sich geometrisch sauber abgegrenzte Felder, einzelne Höfe, kleine Wäldchen, und das Netz aus Fernstrassen und Autobahn. In der Ferne wellt sich schier unendlich die Hügellandschaft Innersiziliens, in den sommerlichen Farben ocker, braun, und gelb; darüber trohnen kleine Bergdörfer auf felsigen Kuppen. Und am Horizont schmaucht der Etna seine Wölckchen. Mit seinen nur 30.000 Einwohnern macht Enna einen weitaus weniger hektischen Eindruck als Caltanissetta - manchmal wirkt es sogar ziemlich verschlafen. Zentrum des mittelalterlichen Stadtkerns mit seinen Pflastergasse ist die Piazza Vittorio Emanuele. Von hier aus streckt sich die lange, allmählich ansteigende Hauptstrasse Via Roma, in deren Umgebung sich die Mehrzahl der Sehenswürdigkeiten befindet. An ihrem Ende beherrscht die mächtige Festung Castello die Lombardia Stadt und Insel
Was die Stadt besuchenswert macht, sind nicht die beiden Stadtteile, aus denen Enna besteht (bei der Anfahrt die linke Abzweigung wählen). Einen Extra-Ausflug wert ist vor allem die Sicht vom Turm des Castello di Lombardia, das Stauferkönig Friedrich II. im 13. Jahrhundert erbauen ließ und das sich im alten Enna befindet. An klaren Tagen kann man weit übers Land, über weite Teile der Insel sehen und in nicht allzu großer Entfernung den rauchenden Ätna bewundern.
Die mittelalterlichen Verteidigungsanlagen sind recht gut erhalten, der Turm tagsüber frei zugänglich.
Gleich daneben liegen die Überreste des ehemaligen Ceres-Tempels, als Göttin der Fruchtbarkeit auch Demeter genannt - für das landwirtschaftliche Zentrum Innersiziliens (vor allem im Hinblick auf den Hartweizen-Anbau schon seit Jahrhunderten) keine Überraschung.
Acht Kilometer südlich von Enna liegt der Lago di Pergusa, ein See vulkanischen Ursprungs, umgeben von einer Autorennstrecke - heute zum Reserva Naturale Speciale erklärt, eine echte Kuriosität.
Ferienwohnung in Terrasini um Sizilien zu entdecken
Montag, März 10, 2008
Kurzurlaub in Sicily, bella Sicilia, Sizilien
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ein verlängertes Wochenende, raus aus der Kälte in Deutschland ab in den Flieger und dann nach Sizilien. Tina und Siegfried haben wir auf unserer Reise mit dem Wohnmobil durch Amerika kennengelernt, und jetzt haben si sich die Zeit genommen, uns hier in Terrasini zu besuchen. Es war nur kurz, aber es hat den beiden bestimmt genausoviel Spass gemacht wie uns. Wir haben jedenfalls versucht, etwas von Sizilien zu zeigen, und ich hoffe, es hat Lust gemacht auf ein nächstes Mal hier in Sizilien. Ciao Ulla und Gino
auch mal kurz nach Sizilien? Ferienwohnung Ullaegino in Terrasini
Samstag, März 08, 2008
Pasta alla Norma aus Sizilien
- Pasta essen die Sizilianer ständig. Und weil sie neben Pasta auch das Musiktheater lieben, haben sie ein Nudelgericht nach einer Oper benannt: Pasta alla Norma. Namensgeber war die Oper «Norma» des Komponisten Vincenzo Bellini.
Er wurde 1801 in Catania geboren und komponierte 30 Jahre später seine «Norma». Dafür, dass ein Pastagericht nach einer Oper benannt wurde, gibt es zwei Erklärungen, sagt Claudia Fischbach von der Italienischen Zentrale für Tourismus ENIT in Frankfurt. Eine Version laute, dass ein sizilianischer Koch im 19. Jahrhundert aus Verehrung für Bellinis Oper ein Gericht «Norma» nannte. Die andere Erklärung: «Die Sizilianer waren derart von Bellinis "Norma" begeistert, dass im Laufe der Jahre "Norma" als Synonym für einen Superlativ stand». Das so beliebte und in Sizilien erfundene Gericht erhielt so seinen Namen.
Pasta alla Norma sind Nudeln mit einer Tomatensoße, gebratener Aubergine, Basilikum und gesalzenem Ricotta. Es gibt das Gericht in Sizilien in beinahe jedem Restaurant -und es schmeckt immer gut. Deshalb kann man mit gutem Gewissen sagen: Buon Appetito.
Rezepte aus der sizilianischen Kueche
Freitag, März 07, 2008
Cattedrale di Palermo
(ANSA) - PALERMO, 6 MAR - Un'opera d'arte del XIX secolo, una raggiera lignea dorata a 14 elementi, e' stata rubata ieri dalla Cattedrale di Palermo. I ladri hanno trafugato l'opera, posta sulla sommita' della fonte battesimale, approfittando del gran numero di fedeli e turisti. L'opera rubata, completa di foto e scheda tecnica, sara' inserita nella ''Banca Dati delle opere d'arte da ricercare'' del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, consultabile visitando il sito http://www.carabinieri.it/.
visisit Palermo
Dienstag, März 04, 2008
Sizilien, alle waren schon mal da
Die Phönizier, natürlich die Griechen und Römer, die Araber, die Normannen, die Byzantiner, die Staufer, die Aragonesen, die Habsburger, die Bourbonen. Über drei Jahrtausende hinweg brachte jede Herrschaft neue Einflüsse auf die größte Mittelmeerinsel mit. Verantwortlich für diesen Schmelztiegel derart vieler Kulturen sind die strategisch-geografisch ausgezeichnete Position Siziliens im Herzen des Binnenmeeres und die ausnehmende Toleranz seiner Bewohner und Eroberer. Alles Alte wurde respektiert, weiter genutzt, niemals völlig zerstört, so dass sich bis heuteeine einzigartige künstlerische wie kulturelle Vielfalt bewahrt hat.
Warum kommen nicht auch Sie einmal vorbei?
Ostern auf Sizilien
Caltanissetta in Sizilien, Sicily, Sicilia
eine Stadt im Landeinneren von Sizilien. Caltanissetta war Zentrum des Bergbaus, an den das Mineralogische Museum erinnert. Das Altstadtviertel zwischen den Haupstrassen Corso Umberto und Corso Vittorio Emanuele erinnert mit seinen Marktständen, Garküchen und engen Gassen, mit seinen Gerüchen, den Farben und dem Geschrei ein wenig an orientalische Basare. Oberhalb der Stadt steht die romanische Klosterkirche Santo Spirito, eine Gründung der Normannkönige im Kernland der arabischen Besiedlung Siziliens in mittelalterlicher Zeit
Ferien in Sizilien?
Montag, März 03, 2008
Calatubo Straende in Sizilien
es dauert nicht mehr lang und wir koennen einen der schoensten Straende in unserer Naehe geniessen
Heute hat das Thermometer schon sommerliche Temperaturen gezeigt
Ferienwohnung Casa Ullaegino Terrasini
am Golf von Castellammare
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Sonntag, März 02, 2008
Sizilien, Palermo, gute Zeiten schwere Zeiten
Plötzlich reizt beißender Brandgeruch nahe der Vucciría, des bekanntesten Marktes von Palermo, die Nase. Zwanzig Meter weiter schart sich vor einem der grau-dreckigen barocken Wohnblöcke, dessen scheibenlose Fenster wie eingefallene Augenhöhlen wirken, ein Dutzend schwatzender und lachender Männer und Frauen um ein Feuer. Kinder wuseln herum. Auf einem Drahtgestell über dem Feuer brutzeln leicht angekohlte Fleischstücke. Offenbar mag man's gut durchgebraten.
Ähnliche öffentliche Grillszenen bietet der Rundgang um den Atomkern der Altstadt Palermos. So könnte die Piazza Vigliena bezeichnet werden, bekannter als „I Quattro Canti“ – vier Ecken mit übereinander angeordneten Statuen der Kreuzung von Via Vittorio Emanuele und der Via Maqueda.
Bombenwunden
Wie ein Koordinatenkreuz teilen diese zwei Verkehrsachsen das Altstadtzentrum in vier Quadranten: die Vucciría mit der Kirche San Domenico; das Viertel Capo mit dem gleichnamigen Markt hinter der Kathedrale bis hin zum Teatro Massimo; weiters die Alberghería mit dem Markt Ballaró und dem Palazzo dei Normanni; und schließlich La Kalsa, der älteste Teil des historischen Zentrums zwischen Bahnhof, Cassaro und dem Meer – und arabischen Ursprungs. Bombenwunden aus dem Zweiten Weltkrieg. Häuserruinen, in denen mehr gehaust als gewohnt wird. Schmutzige Fassaden, grelle Graffiti versuchen die die Gebäude aus dem Vermodern ins Leben zurückzuschreien.
In einträchtiger Nachbarschaft mit dem Zerfall blüht aber die Moderne: Schicke Restaurants und Bars, Juweliergeschäfte, Modeboutiquen und Kramläden signalisieren Leben in den Erdgeschoßen. Eine hybride Harmonie nach der Devise „leben und Dreck sein lassen“.
Der Alltag von Palermo fordert die volle Konzentration. Die schwer beladenen Verkaufsstände voller Obst, Gemüse, Fisch, Fleisch und anderer Waren auf einem der vielen Märkte im Zentrum – Ballarò, Capo, Vuccirìa, in der Via Bandiera, der Via Sant' Agostino und der Calderai, schließlich der Olivuzza und der Borgo Vecchio – fesseln die Aufmerksamkeit. Die Händler rufen ihre Angebote aus, schrill, dröhnend, heiser. Scharfe Gerüche, milde Aromen lenken von der Orientierung auf das angepeilte Ziel ab. Aber das Geschäftsgewühl und der allgegenwärtige Verkehrslärm geben auch ein Gefühl der Sicherheit. Polizeistreifen sind allgegenwärtig.
Kulturelle Vielfalt
Zu herausragenden Sehenswürdigkeiten der Stadt gehört die Kathedrale am Cassaro mit den Herrschergräbern – unter anderem des großen Staatsmannes und Kunstförderers des 13. Jahrhunderts, Friedrich II., der auch Siziliens ethnisch-kulturelle Vielfalt zusammenzuführen verstand.
Im nahen Palazzo dei Normanni – auch Palazzo Reale genannt, heute Sitz des sizilianischen Regionalparlaments und ältestes Parlament in Europa – befindet sich die Cappella Palatina, nach Guy de Maupassant „die schönste Kirche der Welt, das überraschendste religiöse Juwel, das der menschliche Geist erträumen konnte“. Von dort zurück in Richtung Atomkern Quattro Canti liegt die Chiesa del Gesù, deren prächtige Innenausstattung im Gegensatz zu ihrer äußeren Schlichtheit steht. Sonst verhält es sich bei den Kirchen Siziliens eher umgekehrt.
Auf der anderen Seite der Maqueda im Viertel La Kalsa liegen an der Piazza Bellini die beiden Kirchen La Martorana und San Cataldo, die mit ihren drei rosafarbenen Kuppeln an die Hochblüte der arabischen Kultur im Mittelalter erinnern.
Entdeckungen per pedes
Nicht weit davon entfernt faszinieren die Stuckarbeiten von Giacomo Serpotta (1652–1732) im Oratorio di San Lorenzo und im Oratorio del Rosario nahe der Kirche San Domenico.
In der Nachbarschaft befinden sich die Kirchen San Giorgio dei Genovesi und Santa Cita sowie die – in Reisebüchern kaum genannte – Santa Maria di Valverde mit herrlichen Ornamenten in den typischen sizilianischen Barockfarben weiß-blau-gelb. Der in arabischem und normannischem Stil und mit prachtvollen Mosaiken üppig geschmückte Dom von Monreale liegt etwas außerhalb des Zentrums.
Die Stadt mit dem Auto zu entdecken ist wenig ratsam – die Parkkultur in zweiter und dritter Reihe, quer über Straßenecken oder auf Parkplätzen mit selbst ernannten Parkwächtern erfordert ebenso viel Mut wie die aktive Beteiligung am Verkehrschaos. Die Hauptstadt Siziliens will mit der Bereitschaft erschlendert werden, sich im Straßenlabyrinth auch einmal zu verirren und trotz Menschenmassen und Verkehrslärm ruhige Ecken für eine Betrachtung mit Muße zu suchen.
Schüler als Fremdenführer
Erst dann ist der Fremde in der Stadt angekommen, wenn die Ruinen, die verfallenden Häuser und vernachlässigten Monumente nicht mehr verunsichern, sondern ein selbstverständlicher Anblick geworden sind.
Dann erst wird der Blick frei für die tausenden Details, auf die das Reisehandbuch hinweist. Oder einer der einheimischen Führer, die in den Kirchen auf die Touristen warten. Die Guides sind übrigens oft Schüler, die dem Aufruf der Stadt gefolgt sind, die Kunstdenkmäler ihrer Stadt den Fremden für ein Taschengeld näherzubringen.
Palermo erschließt sich dem Besucher, der sich Zeit nimmt, wie eine Zwiebel: Nach und nach entblättert die Stadt ihr Innerstes. Hat man die ubiquitäre Morbidität, die eigentliche Lebenskultur von Palermo, einmal akzeptiert, fallen die – mit EU-Geldern finanzierten – Restaurierungen umso stärker auf. Etwa in der Kalsa.
Gute, schwere Zeiten
Klar: Die Restaurierungen erwecken die versunkene Pracht zu neuem Leben. Andererseits bedrohen sie die Lebensgrundlage ihrer Bewohner. Palermo wird in fünf, zehn oder zwanzig Jahren in neuem Glanz erstrahlen, läuft aber auch Gefahr, einfach nur gestriegelt zu werden wie die Gegend um das elegante Antico Caffé Spinnato von 1860 in der Via Principe di Belmonte oder die vornehmen Wohnviertel links und rechts der nach Norden in Richtung des Badeortes Mondello verlaufenden Via della Libertà. Werden sich viele Menschen dann nach den „guten!“ schweren Zeiten zurücksehnen? Quelle:diepresse.com