Erano alcuni gironi che arrivavano segnalazioni alla Stazione Carabinieri di Terrasini, di comuni cittadini che lamentavano di aver visto in giro venditori improvvisati di pesce e frutti di mare che non avevano proprio un bell’aspetto alla vista.Addirittura forse qualcuno, dopo averne mangiato, si sarebbe sentito male.
I militari della Stazione hanno allora deciso di rivolgersi per ausilio ai loro colleghi della Motovedetta di stanza al porto, competenti in materia.Oggi i controlli, protrattisi fino a sera, quando sono stati individuati due ambulanti, con una moto-ape 50 ed un piccolo furgonato con cassone aperto.In entrambi i casi ad essere venduta era “neonata di sarda”, molto in voga in questo periodo, perché si pesca fresca.
Ma quella sugli “improvvisati” banchi non era “proprio” freschissima, anzi.I militari hanno sequestrato tutto, circa 25 kg complessivi di pescato, che è stato poi distrutto vista la inidoneità all’alimentazione, per “evidente alterazione e cattivo stato di conservazione”, come accertato dal veterinario dell’USL di Carini.
I due venditori ambulanti, O.A. (classe 1955) e V.S. (classe 1972), entrambi di Terrasini, sono stati denunciati per messa in vendita di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e privi di qualsiasi documento di rintracciabilità.I due, inoltre, sono stati multati anche per oltre 10.000 euro, in quanto esercitavano la professione di ambulanti senza la autorizzazione comunale prescritta.I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, diffidano dall’acquistare merce destinata all’alimentazione, anche se sotto costo, da ambulanti privi di garanzie circa la rintracciabilità e la genuinità del prodotto.